Giulio deve essere più o meno di leva con mia madre. E questa della foto era una casa della sua famiglia.
L’aspetto singolare é che ho conosciuto Giulio solo pochi anni fa. Grazie ad Alberto, fonte inesauribile di notizie locali e di contatti sociali, che teneva soprattutto al fatto di presentarmi una persona nata in quella parte di Bordighera (IM), a ponente del torrente Borghetto, che verso la fine degli anni ’20 del secolo scorso era ancora comune di Borghetto San Nicolò, oggi semplice Frazione – con notevole riduzione di territorio – della Città delle Palme. Anzi, farmi frequentare uno degli ultimi cittadini che possa ancora fregiarsi – con notevole orgoglio! – nei documenti ufficiali della nascita in Borghetto San Nicolò.
Solo che per breve tempo, quando Giulio era ancora piccolo, in un’altra casa della sua famiglia abitarono i miei del ramo materno, anzi, a quell’indirizzo era nata la zia più giovane. Una casa ormai scomparsa, ma che insisteva più o meno dietro i resti del pozzo (noria!) cui si attingeva a trazione animale, non ben visibile (di più non si può fare: l’approccio più prossimo sarebbe tramite un condominio privato) in fondo a questa foto.
I casi della vita!
Giulio mi ha portato più di una volta a visitare il sito variamente interessato a queste e ad altre vicende. Sono spariti gli altri pozzi similari a quello già da me sommariamente descritto, come erano già stati prosciugati prima della nascita di Giulio stagnoni e laghetti, i quali, tutti lì intorno, hanno lasciato traccia in almeno un toponimo in Bordighera… Tra gli altri, più vicino a casa sua, c'era un magazzino, ma una volta esisteva anche un macello in legno.
n un’occasione Giulio mi ha spiegato che la zona Cabane arrivava sin lì, davanti al suo attuale domicilio.
Poco più a monte del punto visto prima, negli anni 1950, ma anche negli anni 1960, sempre in Località Cabane, la coltivazione dei garofani era molto diffusa.
Tornando a Giulio, ogni volta che ci incontriamo – come Alberto! – trova il modo di presentarmi persone, che a loro volta conoscevano qualcuno dei miei…
Porta anche i miei saluti – perché se passo di lì, io sbaglio sempre gli orari e non lo trovo! – all’amico (furono nella stessa squadra di calcio in un “mitico” torneo dei bar degli anni ’60!) dello zio, che opera per passatempo in una piccola campagna, mimetizzata da alberi e da condominii, sul margine occidentale della zona richiamata…
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